Tra i documenti
più interessanti dell'antichità
classica vi è la produzione
di statuette di marmo nelle isole
Cicladi, come pure i primi tentativi
di città fortificate e di
abitazioni. A Creta fiorisce, invece,
una grande civiltà, quella
cretese, la prima in assoluto in
Europa. Il Palazzo di Cnosso rappresenta,
infatti, uno dei massimi luoghi
archeologici del mondo e gli affreschi,
che lo rivestivano, sono esemplari
d'arte conservati oggi presso il
Museo di Heraklion. Dal 1500 al
1100 a.C. La civiltà greca
più significativa è
quella micenea, che trova il simbolo
più concreto della sua forza
nel cuore della città fortificata
(l'Acropoli).
Nell'età arcaica si formano
i classici soggetti della tradizione
greca: la statua maschile e quella
femminile, il Koùros e la
Kòre, esempi di grande abilità
scultorea. Nello stesso periodo
il marmo proveniente dalle isole
Cicladi sostituisce il legno delle
costruzioni primitive e si stabiliscono
i primi ordini architettonici, quello
dorico e ionico, come pure le prime
disposizioni esterne dei tempi,
i cui documenti più antichi
provengono da Creta e Atene. Particolare
importanza riveste soprattutto il
frontone del Tempio di Artemide
a Corfù, uno dei primi esempi
completi con la Gorgone al centro
e scene mitologiche ai lati.
All'età classica risale la
costruzione del monumento più
famoso del mondo: il Partenone di
Atene, che è senza dubbio
l'espressione più completa
ed elevata della creatività
greca dove si materializza il senso
di armonia e di equilibrio proprio
della civiltà ellenica, riunendo
in sè, come in un simbolo,
le più eccelse virtù
di chi lo ha saputo creare.
Il Partenone fu costruito tutto
in marmo bianco proveniente dal
vicino Monte Pentelico. Il suo ispiratore
fu il grandissimo scultore Fidia,
con il quale la forma scultorea
raggiunge la massima ricchezza di
plasticità e di effetti.
Le sue opere più famose sono
la statua di Zeus di Olimpia e quella
di Athena Parthenos del Partenone
di Atene.
Prassitele ha mostrato, invece,
una nuova concezione dell'arte immortalando
nel suo marmo i corpi fantastici
degli eroi dei giochi e degli dei.
La sua opera più famosa è
la statua di Hermes.
La necessità di recitazione
del dramma ha portato alla creazione
del Teatro. Il più famoso
per le sue armonie ed in particolare
per la sua acustica è il
Teatro di Epidauro. Le condizioni
politiche di questo periodo spostano
il centro dell'arte da Atene alla
Macedonia. L'arte stessa diviene
patrimonio di pochi artisti di corte.
Gli scavi effettuati a Vergina nel
1977 dall'archeologo Andronikos
portarono alla luce le tombe reali,
che rappresentano i più importanti
tesori della Grecia. Tra i tesori
ritrovati nella tomba, che si ritiene
fosse di Filippo II il Macedone,
risaltano un paio di scrinieri di
diversa misura, un cofanetto d'oro
contenente le ossa del re ed il
suo diadema, le piccole teste in
avorio di Filippo ed Alessandro
ed una bellissima ghirlanda d'oro
a foglie di quercia. Le tombe conservano
anche pitture murali ben conservate.
Il simbolo della dinastia Macedone
che decora la tomba dorata del Re
Filippo II (dagli scavi a Vergina)
e "La stella di Vergina". Causa
di attrito tra Grecia e Fyrom che
sembra essere superata.
Nel periodo ellenistico l'arte viene
affidata alle scuole vere e proprie
di artisti e di artigiani. La più
famosa scultura di questo periodo
è la Nike di Samotracia.
Ad Alessandria fioriscono numerose
officine di vetri, rilievi paesistici,
argento, che riempiono il mercato
greco e romano. L'architettura in
questo periodo è caratterizzata
dal rigoroso senso geometrico delle
sistemazioni urbanistiche e dalla
costruzione dei grandi palazzi dei
sovrani. Nel I secolo a.C. l'arte
greca si trasferisce a Roma; finiti
i regni ellenistici, la nuova metropoli
diventa la meta delle scuole artistiche
greche ed il luogo dove maggiormente
viene richiesta l'opera degli artisti
greci.
Durante i primi secoli del Cristianesimo,
le pacifiche condizioni del Paese
favoriscono la costruzione dei templi
in edifici destinati al nuovo culto.
Tra il V e VI secolo sorsero conventi
di rito ortodosso e luoghi Santi,
come il Monte Athos e Meteora, i
famosi monasteri sulle rupi. Gli
edifici più notevoli sono
le due grandi basiliche di Salonicco
di San Giorgio e di San Demetrio,
che conservano all'interno decorazioni
e splenditi mosaici.
Più tardi, verso la metà
del IX secolo, si registra una ripresa
del settore artistico. I monumenti
più rappresentativi sono
il Monastero di dafni (Atene), con
le magiche e grandiose decorazioni
a mosaico, di Osios Luka's, il più
importante monumento bizantino-ellenico
che conserva interessanti affreschi
a mosaici, infine quello di Nea
Moni sull'isola di Chios. La dinastia
di Paleologi dà il suo nome
all'ultima fase della storia e dell'arte
bizantina, come testimonia il complesso
monastico di Mistrà, uno
dei più pregevoli.
In pittura, verso la metà
del 1300, si afferma una tendenza
monastica proveniente da Constantinopoli
che propone forme idealizzate e
raffinate, la quale trapiantandosi
poi a Creta darà origine
alla Scuola Cretese.
Ai tempi dell'occupazione turca
vennero realizzate opere da parte
di iconografi anonimi. Nel XVIII
secolo i pittori della Scuola Eptanistica
subirono l'influenza della pittura
italiana e durante la rivoluzione
di artisti popolari si ispirarono
per i loro soggetti alla lotta per
l'indipendenza. Nel XIX secolo la
pittura greca venne influenzata
dalla cosiddetta Scuola di Monaco,
città che rappresentava la
Mitropoli dell'Arte per i pittori
più famosi di quel periodo,
come Lytras, Ghizis, Volonakis,
Iakovidis. Questi artisti, infatti,
riuscirono a combinare nelle loro
opere il tradizionale realismo europeo
con i temi tratti della vita quatidiana
della loro nazione.