Madre di Cane, l'occupazione italiana in Grecia al teatro di Parma

Si tratta di una ragazzina di tredici anni che sogna di diventare una grande attrice di teatro, ma destinata a essere solo una comparsa. Dall'invasione ai giorni nostri la storia di Raraou, come la storia della Grecia che si legge in filigrana, è una battaglia per la sopravvivenza, una lotta accanita, combattuta con ogni mezzo sia dalla nazione che dalla protagonista, determinata a uscirne indenne, anche a costo di rifugiarsi in una realtà parallela. Così la piccola Raraou diventa un’icona, il simbolo universale dell’umana determinazione a non soccombere.
Ricco di humour e di sorprese, il romanzo Madre di cane è uno dei maggiori successi della narrativa greca degli ultimi decenni (150.000 le copie vendute solo in Grecia), tradotto in molte lingue e pubblicato in diversi paesi grazie alla sua visione incisiva e divertente, drammatica e allo stesso tempo surreale della storia Greca. Un affresco di vita che colpisce per la sua semplicità e la profonda umanità che lascia intravedere soprattutto nei rapporti fra la popolazione greca e l'esercito di occupazione italiano, improntati a un aiuto reciproco e privi di odio. Stavros Tsakiris porta sul palcoscenico il mondo unico e affascinante di Matesis con un cast di affermati attori del panorama greco e nuovi volti emergenti del teatro europeo.
Madre di cane non è una confessione, né una narrazione, non un gioco teatrale, né teatro nel teatro.
Il Tempo, con la T maiuscola, incontra il presente e il passato, generando una sorta di entità unica, qualcosa che può essere concepito solo da un pazzo o da un bambino. In uno spazio vuoto, in continua trasformazione, prende forma un racconto popolare che parla di sentimenti, di abbandoni e di vite monche. Una storia che custodisce e svela l’affascinante “santità” della vita segreta degli insignificanti.
Pavlos Màtesis, pluripremiato scrittore, drammaturgo e traduttore greco, è nato nel Peloponneso e ha scritto numerose opere teatrali e in prosa. Ha vinto il Premio Nazionale di Teatro nel 1966 e il Premio Karol Kun nel 1989. Sue opere sono state rappresentate in vari festival internazionali, in Grecia e all’estero. Molti dei suoi testi sono stati tradotti e pubblicati dall’editore Nicola Crocetti.
Stavros S. Tsakiris è uno dei più importanti registi greci. Ha diretto 80 spettacoli in Grecia e all’estero, tra cui 15 tragedie antiche presentate a numerosi festival internazionali. Insegna regia agli studenti specializzandi all’Università del Peloponneso e nelle scuole di teatro, in particolare in quelle di tragedia antica. È stato Direttore del Teatro Nazionale Greco e dei teatri dei Distretti Municipali di Kalamata e Komotini e del Festival di Epidauro. Nel 2003 ha fondato la Omicron 2, una compagnia per le arti, per continuare l’esplorazione nei metodi sperimentali di affrontare e presentare opere di drammaturghi greci e stranieri, mentre dal 2013 è direttore artistico del Sychrono theatro (Teatro Contemporaneo). Vive ad Atene e lavora tra Atene e l’estero.
Comments: