Italia e Mediterraneo, il richiamo della Co-mai

Il Senatore Gennaro Acquaviva apre la tavola rotonda ribadendo l’importanza di portare avanti una missione politica che sia “Italia e Mediterraneo”. Perché Mediterraneo è fonte di vita, di scambi preziosi, culturali, politici ed economici che devono essere intensificati. L’intervento dell’Ambasciatore Antonio Badini è il resoconto di uno studio approfondito di geopolitica. “Dobbiamo restituire all'Italia la sua autorevolezza nel Mediterraneo, che è un’area fondamentale a livello geopolitico. L’Italia deve fare da ponte con i Paesi della sponda Sud per intensificare i rapporti e al tempo stesso arginare gravi problematiche come l’immigrazione. Bisogna recuperare il senso del ponte, - osserva - quello che è nato dal Partenariato euro-mediterraneo rilanciando una politica mediterranea. Si avverte la mancanza di una politica di sicurezza e di globalizzazione con un suo Comitato di Governo apposito”.
E' un’Italia in disparte quella che emerge, che soffre di un isolamento politico e che, per quanto sensibilizzata, non è di fatto attiva, dimostrandosi impreparata all’intervento militare in Libia. Secondo il Generale Vincenzo Camporini, per riaffermare una centralità nei rapporti con i Paesi della Sponda Sud ci vuole un’attività continua, fondata su un disegno politico nitido, che sia portato avanti con ponderazione e gradualità dalla diplomazia internazionale.
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